La poesia del paesaggio al MAO

Le opere su carta o seta presenti al MAO sono estremamente delicate e necessitano, a differenza di altre, di un periodo di riposo. Per questa ragione, e per consentire ai visitatori di godere di un’esposizione sempre rinnovata, vengono effettuate rotazioni periodiche, come quella visibile nella galleria dedicata al Giappone a partire da sabato 6 giugno: in occasione della riapertura si rinnova infatti la sezione dei kakemono, classici dipinti giapponesi su rotolo verticale, e delle stampe.

Questa nuova rotazione di kakemono ha come soggetto la pittura di paesaggio, prevalentemente a inchiostro su carta o su seta, con opere che esemplificano alcune modalità espressive degli artisti giapponesi tra il XVI e la metà del XIX secolo, i cui temi e stile rivelano in taluni casi una dichiarata ispirazione al modello cinese, in altri una rielaborazione originale.

Partendo dagli scenari rarefatti di Sesson Shukei (1504-1589), dove una leggera doratura restituisce l’atmosfera soffusa della montagna avvolta in una vaporosa foschia, e dai paesaggi incorporei e astratti del famoso Kano Tan’yu (1602-1674), la selezione del MAO si concentra su diversi artisti attivi nella prima metà del 1800 tra cui spicca il poliedrico Kishi Ganku (1749 o 1756-1838), che oscilla tra l’adesione al modello sinico e i temi o le modalità pittoriche tipicamente nipponiche.

Contestualmente alla rotazione di dipinti sarà effettuata la rotazione delle stampe giapponesi al secondo piano del museo, dove verrà presentata la seconda metà della famosa serie “Le 53 stazioni della Tokaido” orizzontale di Utagawa Hiroshige (1797-1858). Alcune “stazioni” celebri, come la n. 43 Yokkaichi e la n. 45 Shono, sono entrate a buon titolo nel gotha dell’espressione artistica moderna riconosciuta a livello internazionale.

La poesia del paesaggio
Rotazione di dipinti giapponesi su rotolo verticale

dal 13 Giugno 2020 a 25 Ottobre 2020
MAO, Museo Arte Orientale
via San Domenico, 11 Torino

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